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Volare con l'anima

Antinfiammatorio e immunostimolante, ma non solo! Dall'Asia arriva l'Andrographis!

14 Marzo 2014, 16:57pm

Pubblicato da marcellanicolosi

L’Andrographis paniculata o Carmantina è una pianta annuale eretta, della famiglia delle Acanthacee, originaria dell’Asia, alta da 30 a 110 cm con fusto esile.

Le foglie, che sono la parte utilizzata, sono glabre, lanceolate, di colore verde scuro e arrivano ad una lunghezza media di 8 cm.

I fiori sono raccolti in racemi e il frutto contiene numerosi semi giallo-marrone raccolti in capsule di circa 2 cm.

Il Nome popolare è Chiretta verde, ma è nota anche come Echinacea dell´India, Carmantina, Re del bitter, Nuvola scura, Bile della terra, Creat, Green chireta, Kariyat, Kalmegh, Roi des amers, Ki oray, Sambilata, Ampadu, Kariyaat Kalpa, Maha-tita, Bhui-neem, Sirunangai, Andhra Pradesh.

Il periodo balsamico e la raccolta delle foglie avviene in estate.

Il sapore è amarissimo, ma non presenta alcuna tossicità.

Andrographis-paniculata.jpg

I Componenti principali sono il Lattone Andrografolide (costituente principale), i polifenoli e i flavonoidi.

Dalle foglie si estrae una sostanza usata nella medicina tradizionale cinese per il trattamento delle infezioni, delle infiammazioni, del raffreddore, della febbre e della diarrea e diversi studi ne hanno confermato la validità per il trattamento delle infezioni delle vie respiratorie.

Gli andrografolidi, che sono i componenti attivi, permettono la formazione degli anticorpi ed una risposta immunitaria grazie alla quale i microbi vengono fagocitati ed uccisi e inoltre permettono all’organismo la produzione di composti che hanno un effetto antinfiammatorio.

Di recente si è osservata una proprietà antitumorale (particolarmente sulle cellule cancerose del tumore al seno e del colon), antimicrobica e, grazie alla presenza di xantoni, antimalarica. L’Andrographolide permette anche di diminuire l'attività fisiologica che conduce alla generazione dei radicali liberi che danneggiano le cellule, rinforza le difese del nostro corpo incrementando il numero dei Linfociti T potenziando, quindi, il rilascio di interferone antivirale, stimolando l'attività del sistema linfatico che è la sede del nostro sistema di difesa. L’Andrographolide ha inoltre proprietà antivirali contro l’herpes simplex ed il virus HIV. 

La caratteristica più conosciuta dell’ Andrographis paniculata è la sua proprietà epatoprotettrice, utile in associazione con altri fitocomplessi per la protezione e la stimolazione di una fisiologica attività epatica.

L'Andrographis è indicato in caso di immunodeficienza secondaria o insufficienza immunitaria, di malattie autoimmuni, di infezioni, artrite reumatoide o reumatismo cronico primario, epatite, influenza, febbre o ipertermia, infezioni gastrointestinali e virali da retrovirus, infezioni o infiammazioni delle vie urogenitali.

A bassi dosaggi l’Andrographis ha un’azione immunostimolante che può essere utile come prevenzione.

A dosaggi più elevati invece ha un’azione antinfiammatoria.

Viene quindi usata contro l'artrite reumatoide, le infezioni batteriche e virali dei primi tratti delle vie respiratorie e per la riduzione della febbre associata, contro le infezioni enteriche, per la prevenzione di raffreddore e faringotonsillite, per la prevenzione delle infezioni delle vie urinarie dopo litotripsia ad onde d’urto..

E’ un tonico amaro, coleretico, adattogeno immunostimolante, immunomodulante, epatoprotettore, antiepatotossico del fegato, antipiretico, antinfiammatorio, antipiastrinico, antiossidante, antielmintico e antivirale.

Gli organi interessati dall'azione fitoterapica sono  le cellule, la cistifellea e le vie biliari, il fegato, l'intestino, le mucose nasali, gli organi digestivi, gli organi e/o i tessuti di vari distretti corporei, gli organi emuntori, lo stomaco, il tubo gastro-enterico, le vie urogenitali, il sistema immunitario e quello nervoso autonomo.

Erbe Sinergiche : Eleuterococco, Ginseng, Rhodiola, Schisandra, Tabebuia, Uncaria, Withania.

E' vietato l'uso in gravidanza e allattamento.

I soggetti che soffrono di ulcera gastrica o gastrite dovrebbero assumere questo estratto a stomaco pieno per evitare un’eventuale acutizzazione del "mal di stomaco".

E' sempre consigliato il consulto del medico prima dell'assunzione.

Tra le controindicazioni troviamo possibili effetti indesiderati quali mal di testa, stanchezza, disturbi gastrointestinali e un sapore amaro/metallico in bocca che comunque risultano essere di lieve entità e scompaiono con la sospensione del trattamento.

Il dosaggio massimo consigliato è di 195 mg. al giorno.

Esiste un preparato standardizzato in tavolette, già in commercio, chiamato Kan Jang (Swedish Herbal Institute), che contiene 5,25 mg di andrografolide e diossiandrografolide.

In genere viene consigliata l’assunzione di 4 tavolette 3 volte al giorno.

Per l'infuso si consigliano un massimo di 5 grammi di prodotto lasciato in 250 mg. di acqua per 15 minuti. Dopo averlo filtrato va bevuto una volta al giorno.

Curiosità.

  • L’andrographis è largamente usata nei paesi scandinavi per il trattamento della sindrome influenzale e del raffreddore.
  • L’assorbimento di questa sostanza nell’uomo è rapida e raggiunge la massima concentrazione plasmatica dopo circa 2 ore, persistendo in circolo per circa una decina di ore. 
  • L’andrographis probabilmente non era conosciuta nel mondo greco-romano, mentre era piuttosto diffusa nei Paesi asiatici già nel 2000-3000 a.C. 
  • Le medicine tradizionali indiana (ayurvedica e siddha), cinese e tailandese ancora oggi raccomandano l’impiego di questa droga nei casi di febbre associata a malattie infettive. 
  • In Thailandia e in Cina vengono sfruttate le sue proprietà amare per alleviare i disturbi della cattiva digestione. 
  • In India è stata utilizzata anche per curare il diabete, il colera, la dissenteria, la bronchite, la gonorrea e per “purificare” il sangue. 
  • Nei Paesi asiatici la droga è stata inoltre utilizzata come rimedio antielmintico e per combattere l’itterizia, i disturbi epatici e il mal di gola. 

UTILE DA SAPERE SULLE PIANTE ADATTOGENE ED IMMUNOSTIMOLANTI

Per piante adattogene si intendono specie vegetali in grado di aumentare la resistenza dell’organismo a stress esterni ed interni e di migliorare la performance fisica e mentale in risposta a stimoli di natura fisica, chimica e biologica.

Il termine adattogeno viene infatti dal vocabolo latino adaptare e da quello greco genes (“prodotto da”.) e fu coniato nel 1947 dallo scienziato russo N.V. Lazarev. Nel 1969 Brekhman e Dardymov stabilirono dei criteri specifici affinché una droga vegetale possa definirsi adattogena.

Quando l'organismo è soggetto ad uno stimolo che ne turba l'equilibrio biologico si attiva immediatamente una risposta fisiologica che viene affiancata dall'azione delle piante adattogene.

Tali risposte sono di carattere prevalentemente ormonale e quindi hanno effetti transitori, ma esistono anche vere e proprie modificazioni funzionali o morfologiche che si generano nelle persone sottoposte frequentemente a stress o che si sono evolute in alcune etnie nel corso di milioni di anni in risposta all’ambiente, come un aumento della gabbia toracica nelle popolazioni andine che vivono ad altezze superiori a 4000 mt. d'altezza dove l'ossigeno è più rarefatto.

Le piante adattogene non corrispondono a nessuna categoria della farmacologia classica e meno ancora hanno corrispettivi nei farmaci di sintesi. Nella maggior parte dei casi, infatti, esse agiscono su differenti organi o tessuti bersaglio e provocano, nell’insieme, una risposta adattogena. Anche per questo il loro meccanismo d'azione non è ancora ben compreso.

Molte droghe adattogene hanno anche azione antimicrobica ed immunostimolante, altre hanno dimostrato di avere interessanti e promettenti effetti antitumorali, su cui la ricerca sta indagando, altre ancora migliorano la performance mentale e l’umore.

Proprio per la loro caratteristica di migliorare le risposte dell’organismo e coadiuvare il normale funzionamento fisiologico, le droghe adattogene possono essere usate sia negli stati patologici, che nel campo del benessere e della prevenzione come ad esempio durante il periodo invernale per aiutare a prevenire le malattie da raffreddamento. Sono anche molto utili negli stati di convalescenza ed in generale in caso di astenia.

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